Andromeda e Perseo..."oggi sposi"

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STORIE del CIELO

 

sei piccole storielle sul cielo nate con l'idea di leggerle insieme a mia figlia Sofia prima di addormentarsi...

poi l'idea è evoluta e Sofia è diventata l'illustratrice delle stesse storie di cui è protagonista...

Tutti i racconti si basano su leggende mitologiche o aneddoti riadattati in forma di dialogo diretto tra la piccola Sofia e il "nonno"...

forse la figura più "romantica" per narrare e attirare l'attenzione della piccola Sofia...

...buona lettura...

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IL CONIGLIO SULLA LUNA

Una sera di mezza estate la piccola Sofia passeggiava con il nonno…

il cielo serale era dominato da una Luna piena…luminosissima e la sua bellezza catturò lo sguardo della bambina…

“guarda nonno” disse,

“sta sera la Luna è tutta tonda”…

“si dice Luna piena” … replicò il nonno…

“piena di cosa…?” riprese incuriosita Sofia… il nonno scoppiò in una grossa risata …

“…è un modo di dire … si dice Luna piena quando è tutta tonda … e Luna nuova quando è tutta nera… e per una notte intera non si riesce a vedere…”

“…mmmhhh…uffa … io voglio chiamarla Luna tonda…” disse Sofia ridendo …

“…come vuoi…non penso che la Luna si offenda…” continuò il nonno…

“ sai nonno…ora che la guardo bene mi sembra che ci sia un coniglio sulla Luna”

“brava Sofia”… riprese il nonno “…è vero! c’è un coniglio sulla Luna…un coniglio molto particolare…un eroe…”

“wow … mi racconti la storia?” disse Sofia

“certo…sediamoci qui sul prato”

“c’era una volta un vecchio viandante che, molto stanco, decise di fermarsi a riposare in un bosco; era affamato e chiese aiuto a quattro abitanti del bosco che, vedendolo arrivare, si avvicinarono incuriositi.

Erano una volpe, una scimmia, una lontra… e un coniglio”

“Ecco il coniglio…” disse Sofia indicando la Luna

“ma dove sono gli altri animali…?”

“pazienza piccola…pazienza” continuò sorridendo il nonno …

“I quatto abitanti, vedendo il viandante in difficoltà decisero di aiutarlo cercando di portargli del cibo”

“la scimmia, grazie alla sua abilità, riuscì ad arrampicarsi sugli alberi per cogliere della frutta…

La lontra, abile nuotatrice, saltando nel fiume riuscì a pescare del pesce…

La volpe, grazie alla sua furbizia, si intrufolò in una casa disabitata e rubò del cibo…

Il coniglio invece, privo di particolari abilità, non riuscì a recuperare altro che dell’erba…”

“arrivò la sera e i quattro abitanti del bosco tornarono dal vecchio viandante…”

“il coniglio era molto triste e si vergognava perché non era riuscito a trovare nulla e si presentò a mani vuote…”

guardando il viandante con occhi triste disse:

"mi dispiace…io non sono stato capace di prendere nulla…"

"poverino..." disse Sofia

Il nonno sorrise...

"...il coniglio ebbe una idea..." riprese il nonno...

"quale? quale?" ribatté Sofia

"l'idea di sacrificarsi per donare un boccone di carne al vecchio viandante..."

"..e così, commosso da dal sacrificio del coniglio, il viandante rivelò la sua identità...

lasciò le sembianze del vecchio per rivestire quelle della luna, e, per ringraziare il coniglio della suo gesto di altruismo, lo prese tra le braccia portandolo con sé in cielo..."

"caspita nonno..." disse nuovamente Sofia

"già... donare la propria vita per un amico è il gesto più nobile che esista ..." ribatté il nonno.

I due si alzarono dal prato e insieme si incamminarono verso casa...ma lo sguardo di  Sofia, prima di chiudere la porta di casa, si posò nuovamente sulla Luna in cielo...fece un sorriso e disse:

"buonanotte Luna...buonanotte signor coniglio..."

 

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IL SORRISO del CIELO

 Al calar del Sole, la piccola Sofia stava correndo verso casa…alzò curiosa lo sguardo al cielo e vide qualcosa che non aveva mai visto… si fermò incuriosita, ma non riuscì a trovare una spiegazione…

“nonno…nonno…” esclamò…

“perché il cielo sta sorridendo…?”

Il nonno sollevò lo sguardo e anch’egli fece un sorriso…

“mia piccola Sofia…” disse …” il cielo sorride perché Venere e Giove stanno accompagnando la Luna al primo giorno…”

“…nonno non capisco…” desse la piccola Sofia …” chi sono Venere e Giove…?”.

Il nonno, che aveva intuito la curiosità della piccola, si sedette e la prese in braccio dicendo… ”devo raccontarti una storia…”

“Tanto tempo fa il Sole era una stella che vagava nell’universo…era molto grande e splendente, ma si sentiva sola…sul suo cammino incontrò alcuni pianeti…Mercurio, Venere, la Terra, dove viviamo noi uomini, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno…che decisero di unirsi al lui nel suo viaggio nel cosmo e di girare attorno alla stella. Il Sole li avrebbe scaldati e illuminati durante la loro vita.

“caspita…” disse Sofia estasiata dalle parole del nonno … “ma non stai dimenticato la Luna…!!” continuò…

“mia piccola Sofia” riprese il nonno…”  la Luna era la sorellina della Terra e girava attorno al pianeta quando incontrò il Sole…”

“ma così e complicato nonno…” ribatté la piccola Sofia… “la terra gira intorno al Sole e la Luna gira intorno alla Terra…”

“E’ proprio così “ disse il nonno, ma è per questo motivo che stiamo vedendo il sorriso del cielo…

La piccola Sofia incuriosita tacque e rimase in attesa delle parole del nonno per poter capire cosa stava accadendo.

“La Luna girando intorno alla Terra rivolge al Sole una faccia, l’altra resta in ombra…durante questa rotazione, sembra che la Luna cresca di luminosità giorno per giorno fino a diventare piena…”

La piccola Sofia interruppe le parole del nonno esclamando… “la Luna è piena quando è tutta tonda…sembra una gigantesca palla gialla nel cielo…”

“esatto” rispose il nonno…”ma quando non è piena ha una forma di falce o di sorriso” riprese…

“ e qui entrano in gioco i nostri amici pianeti…”

“quali pianeti” esclamò la piccola Sofia

“i più luminosi del cielo” disse il nonno  “…sono Giove e Venere...”

“ capita a volte che questi due pianeti si trovino vicino alla Luna quando ha la forma di falce e tutti assieme formino un volto sorridente…il sorriso del cielo…”

“che bello” disse Sofia, domani sera porterò i miei amici a vedere questo spettacolo così che anche loro possano essere salutati con un sorriso…

“cara Sofia” riprese il nonno…”domani sarà non ci sarà più…Venere e Giove riprenderanno il loro cammino e la Luna proseguirà la sua strada verso il la Luna piena…”

“tu hai assistito ad un evento molto raro, conserva questo ricordo e quando sei triste pensa al sorriso del cielo che hai visto questa sera…”

“grazie nonno” riprese Sofia “ora sono più contenta…”

Il nonno prese per mano la piccola Sofia e insieme si incamminarono verso casa mentre il sorriso del cielo tramontava all’orizzonte.

 

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LA LEGGENDA di ANDROMEDA

 C’era una volta in paese molto lontano una principessa bellissima di nome Andromeda.

Era figlia del re Cefeo e della bellissima e vanitosa regina Cassiopea.

Cefeo era il re del Ponto, un uomo buono, con una folta barba bianca, due occhi scuri e fieri, sempre sorridente ed molto amato dal suo popolo.

Cassiopea era una regina bellissima, lunghi capelli scuri e profondi occhi blu. Amava specchiarsi, pettinarsi e ornarsi i capelli…la sua bellezza era leggendaria e la fama superava i confini del regno del Ponto.

Un giorno Cassiopea, specchiandosi nell’acqua lungo la riva del fiume, disse: “sono davvero la donna più bella”…e continuò “…sono ancora più bella di Giunone…”

Improvvisamente un tuono ruppe il silenzio del momento, era Giunone, la moglie di Zeus, padre di tutti gli dei; che sentendosi sfidata sulla bellezza, lanciò il tuono.

“…nessuna donna può essere più bella di me…” gridò

“…lancerò una maledizione a Cassiopea…” continuò… “…che possa pentirsi amaramente del suo oltraggio…”

“…Poseidone…Poseidone…libera il tuo mostro Cetus contro le rive del Ponto…” strillò arrabbiata…” che nessuna nave arrivi più sana e salva nel porto della città…”

Poseidone ubbidì alla moglie di Zeus ed evocò il mostro Cetus contro le coste del Ponto.

Sollevò il tridente verso il cielo e subito il mare si fece cupo, onde gigantesche si sollevarono e dalla schiuma del mare il gigantesco mostro apparve…

Immediatamente si diresse verso le coste del Ponte e nessuna nave ebbe più scampo…

Il popolo era terrorizzato e il re Cefeo, preoccupato delle sorti del suo regno, si rivolse a Zeus per chiedere indulgenza.

“…devi sacrificare la tua unica figlia Andromeda al mostro…” disse Zeus con sguardo duro ”…solo questo gesto placherà l’ira di Giunone…”

Cefeo restò pietrificato dalla risposta di Zeus e scoppio in pianto “…la mia unica figlia per il mio regno, per il mio popolo…”

A lungo Cefeo pensò…la decisione era difficile e importante; ed una mattina, con le lacrime al volto decise di sacrificare la sua unica figlia Andromeda.

Chiamò le guardie e ordinò che venisse incatenata allo scoglio dell’ingresso del porto della città.

“…padre…padre…” gridò in lacrime la bella fanciulla “…perché fai questo…?...”

Il mostro Cetus vide da lontano la bellissima fanciulla e subito si diresse verso lo scoglio per divorarla…Le fauci spalancate pronte per azzannare la bella Andromeda che piangendo gridava aiuto…

…Intanto il grande eroe Perseo, in sella al suo cavallo alato Pegaso, stava passando sopra il regno del Ponto per far ritorno alla propria dimora dopo la terribile battaglia con la Gorgone, la perfida donna con serpenti come capelli e dallo sguardo pietrificante…tutti gli uomini che avevano incrociato il suo sguardo si erano trasformati in statue di pietra.

Perseo riuscì bendato ad avvicinarsi alla Gorgone e a tagliarle la testa. Come trofeo della battaglia Perseo tenne la sua testa e la nascose nella propria bisaccia

Le grida di aiuto della bella Andromeda attirarono l’attenzione di Perseo, che subito si precipitò nel tentativo di salvarla…”corri mio vecchio amico Pegaso…andiamo a salvare la giovane fanciulla…” Il cavallo alato sbatté forte le ali e si precipitò verso Andromeda incatenata…

Perseo estrasse dalla bisaccia la testa della Gorgone e si posizionò tra Andromeda e il mostro Cetus.

Questi fece l’errore fatale di incrociare lo sguardo della Gorgone e subito si pietrificò…

Andromeda era salva…”grazie mio eroe…” disse tra le lacrime di gioia…

Lo sguardo di Perseo incrociò quello di Andromeda e subito si innamorò…il Re Cefeo, che vide da lontano la pietrificazione del mostro, accorse verso la figlia e l’eroe che l’aveva salvata…

 “…grazie…grazie…grande eroe…” disse Cefeo…”…ma qual è il vostro nome?” continuò…

“Perseo…” rispose con fierezza

“ …vorrei sposare vostra figlia…” continuò … “la sua bellezza ha conquistato il mio cuore…”

Il re Cefeo, di fronte alla richiesta, non esitò neanche un istante e concesse a Perseo la mano della sua unica figlia.

Zeus, dall’alto del cielo, vide tutto e ne rimase commosso…decise che una storia così bella e importante dovesse essere ricordata per sempre… e fu così che nacquero le costellazioni più importante della volta celeste…Andromeda, Cefeo, Cassiopea, Perseo, Pegaso e il mostro Cetus furono portati in cielo…

Di notte, all’inizio di Settembre,  alzando lo sguardo alle stelle potrai ammirare e ricordare la storia dell’eroe Perseo che salvò la principessa Andromeda dal mostro Cetus.

 

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ORIONE IL CACCIATORE

Una sera d’inverno la piccola Sofia passeggiava con il nonno di ritorno verso casa. Mentre camminava la sua attenzione fu colta da una forma molto curiosa nel cielo.

Un gigantesco aquilone di stelle; una brillava di colore rosso, mentre tutte le altre erano blu…

“guarda nonno”…disse Sofia…”c’è un aquilone nel cielo”…

Il nonno si fermo e alzò lo sguardo…” è la costellazione di Orione” disse il nonno.

“chi è Orione nonno?...” ribatté Sofia.

“Orione è il più grande cacciatore di tutti i tempi…” riprese il nonno “…non aveva paura di niente…”

“caspita nonno, un vero eroe…” disse Sofia

“devi sapere” riprese il nonno “che Orione è il gigante dell’inverno…quando la prima neve inizia a cadere… la sua grande costellazione sorge ad est…e percorre tutto il cielo fino al sorgere del nuovo giorno…”

“E’ davvero bellissima, nonno” disse Sofia con il naso all’insù.

“ma la stella lassù in alto è rossa?” continuò Sofia?

“certo” disse il nonno…” il suo nome è Betelgeuse…che nella lingua degli Arabi significa la spalla del gigante…”

“Di che colore è invece quella in basso?” domandò il nonno a Sofia

“mi sembra che quella stella sia blu…nonno”

“brava Sofia…” rispose il nonno …” si chiama Rigel; il nome vero in arabo è Rigelgiausa, che significa il ginocchio del gigante…”

“ma allora” riprese Sofia “le stelle hanno il nome del corpo di Orione?”

“proprio così” disse il nonno, “ma c’è un’ altra storia che devi sapere…”

“cos’è cos’è…” domandò incuriosita…

“La storia di Orione e del suo nemico scorpione…” riprese il nonno…

“Scorpione?” disse sorpresa Sofia…

“Orione era davvero un grande cacciatore, ma era anche molto vanitoso…raccontava a tutti che avrebbe vinto contro qualsiasi animale feroce…”

“Diana, la dea della caccia, si arrabbiò molto e decise di punire Orione per questa sua vanità…”

Inviò contro Orione un piccolo scorpione…e quando il grande cacciatore vide l’animale scoppiò in una grossa risata…sollevò il piede cercò di schiacciare il piccolo animale…lo scorpione sollevò la sua coda e con il pungiglione colpì Orione…

Zeus, il padre di tutti gli dei, vide la scena e commosso dal sacrificio del piccolo scorpione decise di rappresentare la storia tra le stelle…”

“bello nonno…; ma dov’è nel cielo lo scorpione?” chiese incuriosita la piccola Sofia

“ la costellazione dello scorpione” riprese il nonno “ si vede solo d’estate ed è esattamente opposta ad Orione…così in inverno il cielo è dedicato al grande cacciatore e d’estate al piccolo animale…”

“Grazie nonno” …disse Sofia “…grazie della bella storia…”

I due arrivarono a casa, ma la piccola Sofia prima di chiudere la porta sollevo ancora una volta lo sguardo al cielo e fece un sorriso al grande cacciatore…

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LA LEGGENDA DEL NORD

Il nonno e Sofia passeggiavano come sempre al calare del Sole, ormai il cielo si faceva sempre più scuro e le prime stelle iniziavano a brillare...

"che strana forma che ha quella costellazione...?!"...

il nonno sorrise..."a cosa assomiglia...secondo te?"...

"mmmh...sembra un...un...pentolino...??"... "in effetti..." continuò il nonno"...dovrebbe essere un carro..."

"un carroo??" disse Sofia..."ma dove sono le ruote??"...

"hai ragione...in effetti non ci sono"...

Il nonno spostò l'attenzione della piccola ..."vedi quella stella luminosissima vicino al carro?"...

"quella gialla?" chiese Sofia..."certo che la vedo!" riprese...."è così luminosa..."

"che stella è"...

Il nonno fece un attimo di silenzio poi disse "Arturo!".

"Arturo?" ripeté Sofia..

"che strano nome per una stella..."

"nella lingua greca significa...colei che insegue l'orsa..." rispose...

" ma scusa nonno...cosa c'entra l'orsa, se prima mi raccontavi di un carro..."

"devi sapere" riprese il nonno "che le sette stelle che disegnano quel carro nel cielo fanno parte di una costellazione molto più grande che si chiama Orsa Maggiore"..."le sue sette stelle più luminose sono  molto importanti perché permettono di individuare la stella Polare, l’unica stella che resta fissa nel cielo e tutte le altre le ruotano intorno…

essa indica il Nord che si dice anche ... Settentrione..."

"setten...che??" disse Sofia...

"c'è un’antica leggenda" continuò il nonno "che vedeva in quelle stelle dei buoi che venivano guidati da un pastore"...

"...dov'è il pastore" interruppe Sofia...

"proprio là!" ribatté il nonno..."la luminosissima stella Arturo è il piede della costellazione del pastore"

"un pastore che guidava i suoi sette buoi nel cielo intorno alla stella Polare..."

",,,ma non gira tutto intorno alla Polare il cielo?..." disse Sofia ricordando le parole del nonno...

"proprio così...e questi sette buoi, che in latino si chiamano "triones" tengono in movimento il cielo continuando a camminare guidati dal loro pastore..."

"prova ad unire le parole sette e triones...che parola formano?"...

"mmmhh sette...setten...settentrione!!! come hai detto prima!"...

"esatto piccola mia..." annui il nonno.

"gli antichi navigatori trovavano sempre la strada di casa in mezzo al mare quando di notte riuscivano a vedere queste stelle..."

"...però non capisco una cosa..." disse Sofia un po' perplessa...

"perché mi hai raccontato la storia di un pastore, ma mi hai parlato di un'orsa?"...

"hai ragione!" ribatté il nonno...

"ma devi sapere che la leggenda del pastore con i buoi è dei latini Romani, mentre la costellazione dell'Orsa è una leggenda mitologica degli antichi greci...Le stelle sono sempre li a guardarci, non cambiano e continuano la loro vita vedendo passare la storia dell'uomo..."

Sofia rimase un attimo in silenzio...poi riprese...

"ma il cielo era così anche quando tu eri un bambino...?"

"già..." disse il nonno

"ed ero lo stesso anche quando il nonno di mio nonno era un bambino..."

"noi stiamo vedendo le stesse stelle che vedevono gli antichi...ognuno di loro cercava di capire e spiegare il perché il mondo era così..."

"perché ad ogni giorno ne segue uno nuovo...?" chiese il nonno a Sofia.

"perché il pastore continua a far camminare i sette buoi..." rispose Sofia.

"esatto...ora sai il perché".

"nonno?"

"cosa c'è"...rispose.

"non mi hai ancora detto perché c'è un'Orsa...in mezzo ad un carro..."

"questa è un'altra storia...te la racconterò presto...ora si è fatto tardi...dobbiamo andare a nanna..."

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